Gentile signora Resi, sono Caterina Noli. Probabilmente non ricorderà subito il mio nome e il mio volto
poiché sono solo una fra i tanti che l’associazione ha aiutato, ma io ricordo bene il suo e delle
preziose collaboratrici.
Le scrivo da casa mia dopo quasi un anno dall’ultima volta che ci siamo viste. Un anno che è letteralmente volato via, come del resto accade per tutte le cose belle.
Tuttavia, ammetto che non sia stato facile. Ritornare alla vita di sempre dopo certe situazioni non è semplice e, in verità, non è mai un “ritornare” bensì un ricominciare; sì perché immediatamente ci si
rende conto che, per quanto ci si sforzi, nulla sarà più come prima. E se da un lato tante cose perse o modificate, dall’altro qualcos’altro si è aggiunto; ed è sicuramente l’intensità con cui si vive e si assapora ogni gioia, ogni momento bello e ogni singolo giorno che, anche nella quotidianità (o forse proprio nella quotidianità) appare un giorno meraviglioso, speciale, unico.
Penso spesso a Lei e a tutte le meravigliose persone dell’associazione. Penso ai vostri volti gentili, alle parole rassicuranti che hanno saputo dare forza e speranza al mio cuore, e a come avete fatto sentire
Me e mio marito come in una famiglia premurosa e accogliente.
Ricordo che al tempo della scoperta del linfoma ero come avvolta in una coltre di nebbia. La notizia della malattia mi aveva catapultato in una sorta di realtà parallela, un incubo ad occhi aperti; e mio marito stava pure peggio di me. Dalla Calabria a Roma in una sola notte e poi li da soli, senza sapere come muoverci, dove andare; con due bambine piccole lasciate alle cure dei parenti e una ‘disponibilità economica limitata.
Ci si sente soli, davvero. E disperati. E in tutto questo dolore l’associazione” Oppo e le sue stanze” è stata la nostra ancora di salvezza, lo squarcio di sole nel cielo cupo. Vorrei abbracciarvi tutti; vorrei che poteste comprendere appieno quanto grande è stato il sostegno e l’affetto che avete dato a me e a mio marita in quei momenti bui le parole di conforto che non sono mai mancate, cosi preziose in momenti in cui sembra caderti il mondo addosso, l’incoraggiamento, il notevole supporto economico e, con essa, possibilità di far alloggiare mio marito in zona, cosi che potesse recarsi da me in ospedale ogni giorno. Voi non potete immaginare quanto ha significato per me avere mio marito affianco. Probabilmente ora sono viva anche per questo; perché ho avuto lui accanto a me, il suo sostegno, il suo affetto.
E questo è stato possibile grazie alla sua immensa generosità, signora Resi; grazie a questa meravigliosa associazione che nel nome del suo amato figlio dà tanta forza e aiuto a tutti quelli che come me lottano contro queste terribili malattie.
E’ fondamentale che Lei e tutti i suoi collaboratori continuiate ad esserci, perché l’associazione Oppo è un dono del cielo.
Grazie. Grazie di cuore signora Resi. Per tutto. Perché oltre al sostegno economico la sua associazione ha dato a me e a mio marito affetto, calore umano, accoglienza, disponibilità, gentilezza e che in quei momenti di terribile sconforto ci mancava.
Mi auguro di poter un giorno rendere al mio prossimo tutto il bene che ho da Lei ricevuto.
Nell’attesa di raggiungervi personalmente per un saluto, abbraccio voi tutti, le gentilissime persone che ha conosciuto personalmente all’associazione e anche tutte quelle che non ho potuto incontrare cui ho
parlato solo telefonicamente.
Immensamente Grazie,
Caterina Noli e G. Alberico