Per rifarci, in ottobre ci siamo regalati un indimenticabile viaggio sul lago di Garda, con tappa a Sirmione. E poi a Venezia.
Al casinò ti sei scatenato giocandoti le date delle operazioni e delle chemio, e vincendo cifre ragguardevoli.
Papà ci ha raggiunto per concludere a San Marino, tutti e tre insieme, questa magica vacanza strappata allo scadenzario dei controlli TAC, degli emocromo, e dei cicli di chemio.
La resistenza dei tuoi ventitre anni continuava lietamente a sorprenderci, e noi, con il fiato corto, faticavamo a stare dietro al tuo entusiasmo giovanile.
Ma, inesorabilmente riprendeva il conto alla rovescia: meno sei, meno cinque, meno…
Stava per arrivare il Natale e tu desideravi partire per Cortina, subito dopo la tradizionale festa a casa di nonna Piera. Lì avresti ritrovato Milvia, Federica e Renato e saresti stato avvolto, come in una calda sciarpa di cashemere, da tutto il loro amore misto a trepidazione.
Come regalo specialissimo hai avuto un appuntamento con foto con il tuo adorato Mancini, l’idolo della squadra del cuore, la Lazio.
Tra varie chemio e vari controlli siamo arrivati al febbraio ’99. Abbiamo deciso di tornare in montagna con Maria Cantonetti e le bambine.
Lei era molto provata dalla morte del suo papà e molto stanca per l’assistenza al suocero.
II soggiorno alle Orsoline fu salutare per tutti ma non per te, che accusavi un nuovo dolore allo stomaco che non ti permetteva di ingerire nulla.