Era passato un anno, e tu avevi programmato di partire con gli amici per un’isola greca. Tutto era pronto: prenotazioni, valigie, provviste, passaporto.
Stavi provando la gioia per i preparativi di una gioia, quando ti chiesi, ancora una volta forse per un inconscio presentimento, di fare un controllo prima di partire.
Con l’equilibrio che ti contraddistingue, avevi voluto sostenere ed avevi superato due esami importanti all’Università. La visita medica era prevista per il giorno prima della data di partenza.
Ricordo ancora il tuo viso mentre Maria Cantonetti ti comunicava che si doveva ricominciare.
Eravamo nel soggiorno, telefonavi per disdire i vari appuntamenti. Poi sei andato silenziosamente in camera per disfare le valigie.
Papà ed io cercavamo goffamente di trovare argomenti consolatori, e tu sei venuto in nostro soccorso: con la tua forza ed il tuo coraggio: “Avanti, quando iniziamo? Prima si comincia, prima si finisce. Gli fa una sega la chemio all’Uomo Ragno!!“.
Hai commentato così quella terribile notizia che ci aveva investito come una valanga. Ci stavi già insegnando che non avremmo dovuto arrenderci mai.