Allo scoccare dei sei anni, hai varcato la soglia dell’Istituto Massimo insieme a Giovannino.

Avete avuto due maestri molto bravi, ma molto diversi. II tuo é il maestro Fragapane chiamato anche Fregapizza o Keep-bread, un padre di famiglia, buono e paziente, che stenta a tenere a bada una scolaresca molto numerosa.

Tra i tuoi compagni, Benedetti, Signorini, Guerra, erano particolarmente irrequieti.

E ricordi la tua passione per Arioli, il tappetto che giocava benissimo a pallone? E Somma, l’amico dell’ultimo momento, ovvero il semper paratus. E Maroncelli, che sudava come una fontana giocando a rincorrersi per tutta la classe con Ciravegna, che lui ha soprannominato Cirafregna (questo gli é costato una nota sul diario). E Cristina Cavazza, la più brava, sempre molto compita, con una deliziosa sorellina che ti faceva dei sorrisini invitanti e ti regalava i bacetti di cioccolato. E ancora, Tomassini, se é possibile più svitato e fuso di te. Tu eri diligente e chiacchierone, ti chiamavano impiccione, oppure la mia suocera.

Il pomeriggio era dedicato ai compiti e ad altre attività. Avevi iniziato a suonare il pianoforte con la Signorina Drago, poi avresti continuato con Padre  Zaccaria (povero pizzinino!!).

Contemporaneamente eri impegnato anche in tante altre nuove attività: il nuoto a San Paolo, e poi dalle suore di Nevers insieme a Giovanni, e l’inglese con la Signorina Bevilacqua.

Intanto, le tue battute facevano il giro dei parenti.

Me ne ricordo qualcuna, come quella su nonno Aldo al quale, poiché non era molto soddisfatto di essere andato in pensione, tu consigliavi di cambiare albergo.

Oppure, alla notizia che Papa Luciani era morto, tu chiedevi preoccupato “Chi l’ha schiacciato?”.

E quando zia Doretta é stata operata al ginocchio, tu, incuriosito domandavi “Nella sala operatoria chi l’ha accompagnata sulla bara ?”.